Ancora una volta siamo tirati per i capelli dai fatti , per intervenire in merito ai lavori che il comune di Ascoli Piceno sta portando avanti a Monticelli e che riguardano la mobilità ciclistica. Anche questa volta però il destino è beffardo, dato che invece di gioire per dei lavori che tutto sommato perseguono i nostri obiettivi, dobbiamo esprimere tutta la nostra perplessità a riguardo.
Ci riferiamo ai lavori della pista ciclabile in prossimità di Largo delle Querce. Ebbene, premesso che non siamo riusciti a visionare le carte e i disegni, ci siamo trovati di fronte a delle scelte progettuali che lasciano a dir poco perplessi, non solo noi, ma anche i non addetti ai lavori. In pratica in quel posto stanno realizzando due piste ciclabili parallele, una verso il fiume ed una nella suddetta via, a poche decine di metri di distanza l’una dall’altra ed entrambe scavate sul prato esistente. Quella del Largo delle Querce attraversa il piccolo parco adiacente la via (vedi foto), riducendolo così a dimensioni minime.
Cosa abbia spinto i progettisti a realizzare questo anello all’interno del quartiere veramente ci sfugge… sarà stata la vicinanza del velodromo a suggerirne la realizzazione per dei “giretti” in bicicletta???!!! Senza contare gli sprechi del caso: se per coprire una distanza di 100 metri ne costruisco 200 i costi raddoppiano!!!
Purtroppo la verità è un’altra; chi progetta deve chiedersi prima di tutto quale sia la funzione, l’obiettivo delle opere che si andranno a realizzare, ed evidentemente della bicicletta si ha solo ed unicamente la percezione legata al tempo libero, allo svago, al giretto della domenica … Sfugge completamente l’aspetto, che ci sforziamo di diffondere da anni, ovvero della bicicletta come mezzo di trasporto a tutti gli effetti, per raggiungere il lavoro, per andare a scuola, per andare a fare shopping, per raggiungere il centro ecc… ecc…
Avrebbe avuto più senso realizzare la parte più interna dell’anello (verso nord per intenderci) sull’asfalto esistente e non su una via poco trafficata come Largo delle Querce ma su via dei Platani , dove è necessario mettere in sicurezza il ciclista. Ok invece al tratto che si sta realizzando nella parte più vicina al fiume, che qui ha sì una funzione diversa, per lo svago e il tempo libero, e che può essere inquadrata nel progetto ad ampio raggio del collegamento ciclabile Ascoli – mare.
Qualcuno penserà: “ma siete incontentabili!” … No, vorremmo solo che le poche risorse a disposizione per la mobilità ciclistica venissero spese con oculatezza, magari concertandole insieme, in uno scambio proficuo di pareri e idee, cosa che con questa amministrazione e con questi dirigenti comunali non è possibile fare.