Nel mese di ottobre, in un partecipato incontro tenutosi a Colli del Tronto, si è costituito il Coordinamento provinciale per il Suolo ed il Paesaggio della provincia di Ascoli Piceno .
Come nel resto delle Marche, anche nell’Ascolano associazioni, comitati, movimenti si mettono in campo, insieme ad oltre settanta associazioni marchigiane, per spingere dal basso le istituzioni, in particolare la Regione, a cambiare le politiche di gestione del territorio e ad aprire una nuova stagione capace di guardare al futuro.
Dalla crisi infatti non si esce con la cementificazione speculativa che, come ci dicono gli economisti e dimostra l’esplosione delle bolle immobiliari in America ed in Europa, droga il mercato delle case, riduce la possibilità di acquisto e di vendita di abitazioni (per l’eccesso di offerta che però non intacca il livello dei prezzi), distrugge gli investimenti delle famiglie, pietrifica i capitali, riduce l’attrattività del territorio e taglia le prospettive per le economie legate alla qualità, ai turismi, alle nuove agricolture.
E che dire del dissesto idrogeologico, dei costi sociali ed economici che i marchigiani debbono pagare per i disastri ambientali scatenati da frane ed alluvioni, frutto non dell’aggressività della natura ma di una gestione dissennata del territorio, di fiumi sfruttati e degradati, di strutture e fabbricati industriali costruiti in aree golenali vincolate nel 63% dei Comuni delle Marche, di interi quartieri edificati in zone a rischio esondazioni?
Non è più accettabile che le Marche continuino ad essere la terza regione d’Italia per degrado idrogeologico, una delle prime per consumo di suolo con il 12,5% di incremento della superficie edificata fra 2001 e 2008 a fronte di una media nazionale del 7,8%, una delle prime per quantità di pannelli fotovoltaici installati sui suoli agricoli anziché nelle aree industriali e già urbanizzate: e tutto ciò nel mentre si prelevano dalle tasche dei cittadini ingenti quantità di denaro per promuovere la Regione attraverso il suo paesaggio, decantato in televisione, sfregiato e distrutto nella realtà.
Di fronte a questa cinica schizofrenia degli amministratori pubblici i cittadini, gli imprenditori, i tecnici e gli esperti aderenti al Coordinamento per il Suolo e per il Paesaggio di Ascoli Piceno organizzeranno incontri di informazione e dibattito con la popolazione e, in raccordo con il Coordinamento regionale, parteciperanno alla elaborazione ed alla raccolta firme per una Proposta di legge regionale di iniziativa popolare sul governo del territorio , che consideri il suolo ed il paesaggio fondamentali beni comuni, grandi risorse strategiche per lo sviluppo dei territori, da sottrarre, come l’acqua, alle logiche accaparratrici di pochi e da valorizzare invece nell’interesse generale secondo principi di partecipazione, equità, sussidiarietà, condivisione delle scelte e trasparenza degli atti di governo .
Amici della Bicicletta di Ascoli Piceno
Archeoclub d’Italia, sede di Cupramarittima
Associazione I Care di San Benedetto del Tronto
Ermo Colle di Colli del Tronto
Italia Nostra di Ascoli Piceno
Legambiente di Ascoli Piceno
Legambiente di San Benedetto del Tronto
Luoghi Comuni di Ascoli Piceno
Officina San Giacomo di Monteprandone
Tavolo piceno acqua bene comune
Tutela e Sviluppo del Territorio di Cossignano
Tutela e Valorizzazione della Valdaso